La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo ed è formata da tre strati: l’epidermide, il derma e il tessuto sottocutaneo. I melanociti fanno parte dell’epidermide, insieme ai cheratinociti, e hanno il compito di produrre la melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari. I melanociti possono dar luogo ad aggregati, visibili sulla superficie della pelle e noti come nei (nevi è il termine più tecnico).

I nei sono quindi lesioni comuni della cute, con colore dal marrone chiaro a scuro-nero, presenti in numero variabile talora alla nascita (congeniti) o durante la crescita (acquisiti) e tendenza a stabilizzarsi intorno ai trent’anni.

Possibili cause dell’insorgenza del melanoma cutaneo

Il melanoma cutaneo è un importante tumore della cute che origina dai melanociti. Piuttosto raro nei bambini, colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni, anche se l’età media alla diagnosi è calata negli ultimi decenni.

Principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è lesposizione eccessiva alla luce ultravioletta, che arriva fino a noi sotto forma di raggi UVA e UVB, ed è soprattutto veicolata dai raggi del sole. Esporsi troppo al sole rappresenta un pericolo, perché può danneggiare il DNA delle cellule della pelle e innescare la trasformazione tumorale.

Visita dermatologica per la prevenzione del melanoma cutaneo

È importante ricordare che anche lampade e lettini solari sono sorgenti di raggi ultravioletti e devono quindi essere utilizzati con estrema attenzione e senza abusarne. Altri fattori di rischio sono la pelle chiara, lentigginosa, o con molti nei, avere un parente stretto colpito da questo tumore o aver avuto un precedente melanoma cutaneo.

Il melanoma può originare sia su una cute integra sia da nevi preesistenti.

Caratteristiche visibili in presenza di un melanoma cutaneo

Il segno principale del melanoma cutaneo è il cambiamento nell’aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo, con caratteristiche diverse da quelli presenti. Le caratteristiche di un neo che possono indicare l’insorgenza di un melanoma sono riassunte nella sigla ABCDE:

  • A come Asimmetria nella forma (un neo benigno è generalmente circolare o comunque tondeggiante, un melanoma è più irregolare);
  • B come Bordi irregolari e indistinti;
  • C come Colore variabile (ovvero con sfumature diverse all’interno del neo stesso);
  • D come Dimensioni in aumento, sia in larghezza sia in spessore;
  • E come Evoluzione del neo che, in un tempo piuttosto breve, mostra cambiamenti di aspetto.

Altri campanelli d’allarme che devono essere valutati da un medico sono un neo che sanguina, che prude o che è circondato da un nodulo o da un’area arrossata.

Alcuni comportamenti possono ridurre il rischio di sviluppare tumori della pelle.

A come asimmetria dei nei per la prevenzione del melanoma
B come bordo dei nei per la prevenzione del melanoma
C come colore dei nei per la prevenzione del melanoma
D come dimensione dei nei per la prevenzione del melanoma
E come estensione dei nei per la prevenzione del melanoma

Come proteggersi per evitare la comparsa di un melanoma?

La migliore strategia nei confronti del melanoma è la prevenzione.

È necessario controllare periodicamente l’aspetto dei propri nei, guardandosi e facendosi guardare da un familiare nei punti non raggiungibili da sé: un autoesame periodico della pelle permette in molti casi di identificare cambiamenti dei nei e di rivolgersi per tempo al dermatologo.

Lo specialista effettua, in primo luogo, una visita completa nella quale valuta la storia familiare e la presenza di segni e sintomi tipici del melanoma cutaneo. L’esame visivo della pelle è reso più accurato grazie all’uso dell’epiluminescenza, una speciale tecnica di ingrandimento e illuminazione della pelle. La diagnosi certa di melanoma cutaneo richiede, però, una biopsia, in cui un campione di tessuto viene prelevato e poi analizzato al microscopio.

È fondamentale innanzitutto esporsi al sole in maniera moderata fin dall’età infantile, evitando le ustioni. In generale, bisogna proteggere la pelle non esponendosi durante le ore più calde (tra le 10 e le 16) ed evitando o riducendo al minimo l’uso di lampade o lettini abbronzanti. Sotto il sole è consigliabile indossare cappelli e occhiali da sole e usare creme protettive adeguate al proprio tipo di pelle, applicandole più volte in modo da assicurare una copertura continua.

Queste attenzioni vanno riservate soprattutto ai bambini, molto sensibili alle scottature: il processo di trasformazione tumorale è molto lungo e spesso può derivare da un’alterazione che è avvenuta in età pediatrica.

Dott. Antonio De Stefani

Presso il Centro Medico Polispecialistico è possibile effettuare la visita dermatologica di controllo e la mappatura nevi.
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